BOARIO TERME


Le Terme di Boario da millenni sono luogo di rigenerazione per il corpo e per lo spirito, luogo in cui le diverse espressioni dell'acqua ci fanno ritrovare equilibrio e benessere. Qui, le acque termali permangono fino a 15 anni a contatto con rocce di diversa natura, purificandosi ed arricchendosi di preziosi minerali ed elementi benefici per il nostro corpo. Sono, quindi, la risposta ideale per chi desidera mantenere nel tempo o migliorare la propria salute, in modo naturale. E, ancora, rilassare le tensioni, tonificare, disintossicare l'organismo e godere di un periodo all'insegna del "mantenersi e ritornare in forma", in sintonia con il paesaggio dalla natura distensiva ma assai energetica. E, nel verde dell'incantevole Parco Termale, spettacoli all'aperto, feste e shopping.

 
BIENNO L'ANTICO BORGO DEI MAGLI

Bienno è il paese del ferro. Grazie alla ricchezza di boschi che fornivano il combustibile e all’abbondanza d’acqua dalla quale si generava la forza motrice, a Bienno si è sviluppata una fiorente attività economica legata alla lavorazione ed al commercio dei manufatti di ferro. Tappe fondamentali della visita saranno la Fucina – Museo ancora perfettamente conservata, dove si potrà assistere alla dimostrazione della lavorazione del ferro battuto con il maglio azionato da ruota idraulica, alcuni tratti del Vaso Ré, il canale artificiale che dal Medioevo in poi ha permesso il fiorire dell’economia locale, fornendo l’energia a fucine, mulini e segherie, ed infine il Mulino-Museo, che con la sua architettura ed il suo impianto, ancora attivo, per la macinazione della farina, entrambi di origine quattrocentesca, costituisce un caso unico in tutto il territorio.

 

 
BRENO – CETO CERVENO E LA VIA CRUCIS

Il santuario della Via Crucis è la grandiosa opera di Beniamino Simoni, sculture in Brecia, che dal 1752, soggiornò a Cerveno, e per circa 11 anni visse a stretto contatto con gli abitanti del luogo, realizzando la maggior parte delle 198 statue a grandezza naturale, in legno e stucco, che rappresentano la passione di Gesù, dal momento della condanna, fino alla sepoltura.
Le statue sono distribuite in 14 cappelle, disposte lungo una gradinata "La scala grande" -Giovanni Testori- a cui si accede dalla chiesa parrocchiale.
Nella chiesa Parrocchiale dedicata a S. Martino di Tours, vengono conservate le sculture lignee, fra le più pregevoli di Andrea Fantoni e bottega, che lavorò a Cervino per circa tre decenni a partire dal gennaio del 1700.
L'omogeneità dei materiali usati e l'unitarietà dello stile, costituiscono un fatto singolare e conferiscono all'insieme un aspetto particolare armonioso e di notevole interesse artistico.

 

CAPODIPONTE, IL PARCO DELLE INCISIONI RUPESTRI E LA CHIESA DI S. SIRO


La Valle Camonica ospita la più grande concentrazione di incisioni rupestri preistoriche e protostoriche: 300.000 segni e simboli ci appaiono sulle rocce lisciate dai ghiacciai e illustrano uno spazio di tempo che va dal Paleolitico fino ai ns giorni; grazie a queste caratteristiche il Parco Nazionale di Capo di Ponte è diventato dal 1979 Patrimonio Mondiale Culturale ell’UNESCO.
Capodiponte, al centro della Valle Camonica, è per eccellenza un “Santuario della Preistoria”: centinaia di rocce incise da “sacerdoti artisti iniziati” ci illustrano la vita del popolo camuno attraverso figure di armi e scene di lotta, di caccia e di lavoro agricolo, oggetti, mappe e tanti altri simboli eseguiti con funzione propiziatoria.
Successivamente si visiterà la Pieve di San Siro, posta su uno stretto ripiano a strapiombo sul fiume Oglio, in una posizione dominante la Valle.

E' la chiesa più antica della Valcamonica: studi recenti la fanno risalire al periodo tra l'XI e il XII secolo, come felice espressione di un romanico lombardo ormai maturo. La chiesa ha subito alcune trasformazioni durante il XV secolo, quando è stato costruito anche il possente campanile.
 
EDOLO

La centrale di Edolo è uno dei più importanti e moderni impianti idroelettrici d’Europa.
Con il suo moderno sistema di pompaggio è stata una delle centrali che hanno permesso di far ripartire il paese dopo il disastroso black-out che ha colpito l’Italia nel 2003. La spettacolarità di questa visita è dovuta non solo alla particolarità delle tecniche adottate per produrre energia, ma anche al fatto che è contenuta interamente in un’enorme caverna a cui si accede per mezzo di un tunnel lungo 1 Km. Ma c’è un altro aspetto che rende affascinante questa visita, ed è il connubio decisamente interessante che si viene a creare tra fra la tecnica e gli splendidi paesaggi naturali tipici dell’Alta Vallecamonica.

 
PARCO DEL TEATRO E DELL'ANFITEATRO

Luogo: via IV Novembre, Cividate Camuno.

Descrizione: Cividate Camuno fu nominata capitale della Valle dopo la conquista romana della Valle Camonica (16 a.C.) Come in ogni antica città romana si trovano gli edifici dedicati allo spettacolo, il teatro e l’anfiteatro. I loro resti oggi sono visibili nel parco di recente realizzazione e inaugurato nel 2003. L’area del parco è corredata da pannelli che illustrano con testi e immagini i punti salienti del parco. Al suo interno sono visibili i resti dell’anfiteatro, riportato interamente alla luce nelle sue strutture perimetrali, e del teatro, oggi visibile per un terzo del totale. Il teatro è stato costruito con un grandioso sistema di terrazzamento della collina dopo la metà del I secolo d.C. mentre l’anfiteatro, costruito alcuni decenni dopo il teatro, è struttura piena su terrapieno.

Il parco è attraversato a monte da un lungo acquedotto che convogliava acqua ai due edifici da spettacolo.

  • Apertura: da giugno a settembre. Ingresso gratuito.
  • Orari di visita: dal martedì alla domenica dalle 08.30 alle 13.30 e dalle 14.00 alle 18.00. Chiuso il lunedì.
  • Info: Soprintendenza per i Beni Culturali, telefono 0364.344858 - e-mail sba-lom@beniculturali.it.
 
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE

Luogo: via Roma nr. 25, Cividate Camuno.

Descrizione: nel Museo è raccolto materiale romano recuperato in vari scavi e ricerche avvenuti sin dal 1600 in Vallecamonica (conquistata dai Romani in epoca Imperiale). Il Museo è suddiviso in quattro sezioni: il territorio (ricostruzione dell’immagine urbanistica, architettonica e topografica del più importante centro romano della Valle), la città, i culti e le necropoli. Gli oggetti esposti provengono per la maggior parte da Cividate: dalle necropoli (lucerne, vetri, fibule eccetera), da edifici minori (vetri, ceramiche, monete eccetera), da zone imprecisate (parti di edifici, colonne, frammenti di statue eccetera). Vi sono conservati inoltre i materiali provenienti dal Santuario di Minerva di Breno: un posto di rilievo spetta alla statua di Minerva, una delle tre repliche tuttora esistenti, forse la migliore, dell'Athena Hygieia di Atene (V secolo a.C.).

  • Apertura: tutto l'anno. Chiuso il lunedì.
  • Orari di visita: il Museo è aperto dalle ore 08.00 alle ore 14.00.
  • Info: Sede del Museo, telefono 0364.344301.
 
RESTI DI PONTE ROMANO - SONICO

Luogo: Sonico.

Descrizione: salendo dalla Strada Statale verso Edolo, all’altezza del ponte moderno che supera il fiume Oglio, sotto la rupe dominata dalla chiesetta di S. Andrea, sulla destra, accanto al letto del fiume, si trovano i resti di un vecchio ponte in muratura. Se, superato il ponte moderno si parcheggia e ci si inoltra a piedi verso l’Oglio come per ritornare verso la bassa valle, scrutando in direzione della statale, si può vedere un’arcata realizzata in pietre squadrate legate con malta, parzialmente coperta dalla vegetazione e in parte immersa nel fiume.

La struttura, venuta alla luce a seguito della grande alluvione che nel 1960 interessò la valle, viene attribuita ad un ponte ascrivibile all’età romana. Si tratterebbe di uno dei pochissimi resti finora rintracciati della strada romana che da Brescia attraversava la Valcamonica fino a raggiungere il Passo del Tonale da un lato e quello dell’Aprica dall’altro. L’abitato di Sonico (forse in antico Summus Vicus) era uno dei tanti centri minori che costellavano la valle romana. Da segnalare il ritrovamento di tre tombe a cassa, una delle quali con corredo che daterebbe il contesto a periodo romano, rinvenute nel 1860, nel 1920 e nel 1950 tra la chiesa di San Giuseppe e il palazzo Federici-Nobili. Il corredo tombale è custodito presso un privato.

  • Apertura: il sito è sempre accessibile e visibile.
  • Info: Comune di Sonico, telefono 0364.75030.
 
CHIESA DI SANTA GIULIA A PIAN CAMUNO

Luogo: via Santa Giulia.

Epoca: XV secolo, su chiesa romanica del XII secolo; costruita al centro della Corte della Brandella nel periodo di pace seguito alla sconfitta dell'imperatore Federico Barbarossa.

Struttura e interno: Tipica chiesetta campestre romanica. Dalle origini giuspatronato del Monastero di Santa Giulia di Brescia. Facciata a capanna, portale dell'XI secolo con architrave in pietra grigia di Sarnico con pronao del XV secolo su due colonne e due mensole in pietra di Sarnico. Abside romanica in pietra simona, tra le più antiche della Provincia (X secolo), di fattura pregiata.

Campanile del XVI secolo. All'interno una navata divisa in due campate; l'abside romanica sulla parete sinistra e il presbiterio introdotto da un arco con volta a crociera. Olio su tela di Camillo Rama che rappresenta la Vergine con il Bambino e i santi (XVII secolo). Attorno alla chiesa sorgeva il cimitero e a ridosso si trova l'Oratorio dei Morti, conosciuto come Cappella dei Disciplini, un'antica chiesetta del XVI secolo edificata dopo la visita di San Carlo Borromeo nel 1580. andò in disuso fino ad essere usata come fienile; riportata al suo splendore nel 2008, oggi si possono ammirare gli affreschi della Danza Macabra del 1700, di Ignoto.

  • Apertura: chiusa, aperta sabato sera per la Santa Messa.
  • Festa: 22 maggio.
  • Info: Parrocchia: telefono 0364.591506.
 
CASTELLO DI ARTOGNE

Luogo: via Fucina Nr. 18, fuori dal centro abitato di Artogne, in posizione dominante
 
Descrizione:  il complesso, datato tra il XIII ed il XV secolo, sorge fuori dal centro abitato su un poggio dominante la valle ed è composto da una torre, un muro di cinta ed una casa di abitazione. La casa di abitazione è collocata a valle del complesso ed è stata oggetto di recenti lavori di ristrutturazione, mentre a monte, separati da terrazzamenti sorretti da muri di cinta, sono posti i resti di una torre (di recente sistemazione) affiancati da un pianoro di forma pressoché trapezoidale circondato da resti di antiche mura con ancora presenti delle merlature. Le strutture verticali sono in muratura portante continua, e i beni sorgono in parte direttamente sulla roccia. Di interesse sono i gradini ricavati nella roccia scistosa che permettevano di raggiungere terrazzamenti posti su due livelli diversi. Di proprietà privata, la struttura è utilizzata come abitazione.

  • Apertura:  privato.

 

 
 

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